Truffe agli anziani: come difendersi? Ecco quello che c’è da sapere
15 Luglio 2018
PUBBLICATO DA Redazione
Il campanello suona: dall’altra parte della soglia si presentano due persone ben vestite, garbate, che indossano qualcosa di simile a una divisa, o un cartellino di riconoscimento, e chiedono di entrare. Per presentare una proposta commerciale vantaggiosa, per un controllo fiscale, fingendo una vecchia conoscenza o un legame con un parente caro. E, in un attimo, uno sconosciuto è in casa.
È questo il copione più comune per uno dei reati più diffusi in Italia: quello delle truffe agli anziani. In particolare, proprio una stagione come l’estate, può rendere questi spiacevoli episodi ancora più frequenti: spesso, infatti, gli over 70, complice il caldo, passano più tempo in casa, diventando così bersagli più facili.
Truffe agli anziani? Uno sguardo ai dati
Ogni giorno nel nostro Paese circa 770 persone, dai 66 anni in su, sono vittime di truffa, rapina, addirittura violenze: i dati, forniti dal Segretario generale del S.P.P. – Sindacato Polizia Penitenziaria – Aldo Di Giacomo, e diffusi all’interno di una campagna condotta nel 2016 parlano chiaro. Il 15% del totale delle truffe riguardi proprio loro: gli over 70.
Quali sono le tipologie di truffa più diffuse?
La visita di un falso funzionario (INPS, Agenzia delle Entrate, Assistenti del Catasto, persino Guardia di Finanza), di un finto parente, oppure presunti conoscenti che dicono di essere stati mandati da una persona cara e fidata: sono tante e sempre diverse le modalità di truffa.
Ma la caratteristica principale è sempre una: l’utilizzo di un linguaggio di difficile comprensione e di termini molto complessi per raggirare, così, chi ha aperto fiduciosamente la porta. Non solo: difficilmente i truffatori sono da soli. Infatti, spesso viaggiano in coppia, per poter avere un maggiore controllo della situazione.
Come difendersi?
Qualche tempo fa, sulla nostra pagina Facebook, abbiamo dedicato un post ai consigli per difendersi dalle truffe. Qui ti riportiamo i principali accorgimenti da seguire:
- Verifica sempre con una telefonata da chi sono stati mandati effettivamente gli operai che si presentano alla porta, magari proprio nel momento in cui anche loro si trovano lì. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!
- Ricorda, inoltre, che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualsiasi dubbio è sempre meglio telefonare al 113.
- Infine, attenzione agli spostamenti per prelievi o versamenti in banca o in ufficio postale: controlla se qualcuno presta un’attenzione particolare ai tuoi movimenti. In questi casi, infatti, sarebbe meglio essere sempre accompagnati da qualcuno di fidato.
Le conseguenze dei raggiri
Spesso, molti di questi reati rimangono nel silenzio perché – troppo di frequente – il senso di vergogna e di frustrazione impedisce alle vittime di denunciare, anche per timore di sembrare deboli e non più autonomi agli occhi dei propri familiari.
Non solo: quando si subisce un raggiro, soprattutto in terza età, oltre al fortissimo coinvolgimento emotivo, si perde il senso di autostima e la sicurezza di vivere in serenità tra le mura di causa propria.
Raccontare e denunciare è, però, importantissimo: per uscire dal disagio causato, infatti, le strutture pubbliche offrono sempre collaborazione in maniera discreta e solidale, come un aiuto psicologico da parte di esperti professionisti e forze dell’ordine. Non solo: dal 2016 è attivo il numero verde dello Sportello Anti-truffa che risponde al numero 800 631 316 dalle 9 alle 13, e dalle 15 alle 18, tutti i giorni.
Quali sono le pene previste per i truffatori?
Purtroppo, le pene per chi raggira una persona e, soprattutto, una persona anziana, non sono aspre. Infatti, l’articolo 640 del Codice Penale prevede sì la reclusione, ma da sei mesi a tre anni, e una sanzione che va da 51 a 1032 euro. Nell’ipotesi aggravata, la pena prevista va da uno a cinque anni di reclusione, e la multa da 309 a 1549 euro.
Per questo è sempre importante diffidare dagli sconosciuti, non aprire mai a chi non si conosce e, in caso accada qualcosa di spiacevole, avere sempre il telefono a portata di mano, per avvertire parenti e forze dell’ordine. E ricorda: difficilmente un funzionario pubblico o un’autorità visita le persone al proprio domicilio, senza avvertire!
Nei comuni, nelle strutture per anziani e presso associazioni, le giornate di sensibilizzazione sulla tematica sono ogni giorno di più: controlla se anche il tuo quartiere ha organizzato incontri contro le truffe, e partecipa attivamente, così da non farsi mai cogliere impreparati e sempre pronti a difendersi.
Un esempio? La nostra RSA 5 Torri, di Settimo Torinese da anni collabora con le forze dell’ordine locali, per dare informazioni e prevenire le truffe agli anziani. E questo 2018 è stato davvero intenso: ben 5 appuntamenti si sono succeduti per dare ai senior, e ai loro familiari, dentro e fuori dalla struttura, quella consapevolezza in più!