Nell’appuntamento precedente, che puoi leggere qui, sul nostro blog, abbiamo parlato di osteoporosi: in particolare, del perché insorge e di come questa patologia possa interessare anche gli uomini. Ma non abbiamo ancora parlato delle cure e delle azioni che si possono intraprendere per prevenire la comparsa di questa malattia: facciamolo dunque, insieme.
Prevenire l’Osteoporosi
Come sostiene il detto, “prevenire è meglio che curare”: questo vale anche per l’osteoporosi; in particolare, già in età non sospetta, quando la menopausa è ancora lontana, per le donne. Alcuni accorgimenti utili da adottare sono effettuare esami specialistici già verso i 40 anni, come la densitometria ossea e cominciare a integrare calcio, insieme alla vitamina D che, tra le altre cose, ci viene generosamente offerta dal sole, anche senza bisogno di esporsi completamente: basta una camminata al parco, indossando una t-shirt, per attivare la sintesi di questa vitamina.
Oltre a questo, è bene non fumare, seguire una dieta equilibrata e fare sport, anche leggero: da preferire sono il nuoto, lo yoga, o il pilates.
Curare l’Osteoporosi
Una diagnosi di osteoporosi è, purtroppo, definitiva: perché la malattia non scompare. Ma, ad ogni modo, è pienamente possibile conviverci e migliorare lo stato di densità dell’osso per evitare pericolose fratture, grazie ad alcuni farmaci prescritti dal medico curante. Quali?
- i farmaci anti-riassorbitivi, che riducono il riassorbimento osseo, rallentando o fermando la perdita di densità;
- gli anabolici, che stimolano la formazione di nuovo tessuto osseo;
- i farmaci con doppio meccanismo, che invece uniscono le due funzioni sopra citate.
E la scienza, di recente, ha incoraggiato l’uso di bifosfonati, che inibiscono il riassorbimento osseo favorendo la funzione degli osteoclasti, aiutando l’osso a rimineralizzarsi e a ritrovare spessore: non solo, questo particolare tipo di farmaco ha dimostrato di essere capace di ridurre il rischio di fratture alle vertebre e all’anca. La sua assunzione è semplice e avviene, per lo più, per via orale, con somministrazioni che variano a seconda della gravità della patologia. Non solo: nei casi più severi, i bifosfonati possono essere somministrati anche per via endovenosa, senza essere tossici e senza creare controindicazioni nei pazienti.
Infine, esiste anche la terapia ormonale sostitutiva, che combina l’assunzione di ormoni femminili, come estrogeni e progestinico, rallentando il processo che porta alla perdita di densità ossea, correlato generalmente con la menopausa.
Insomma, con l’osteoporosi si può convivere e, soprattutto, grazie alle scoperte scientifiche più recenti, si può stare bene. Perché la vita merita, a ogni età! E ricorda: luglio è il mese della prevenzione all’Osteoporosi, parlane quindi con il tuo medico di fiducia.