La musica non ha età!

Anziani e nuove frontiere musicali


1 Luglio 2024 | PUBBLICATO DA Gruppo La Villa

La musica è un linguaggio universale, capace di unire le persone di ogni età: ne è la riprova il fatto che stia anche alla base di numerose terapie. E, negli ultimi anni, parlando più precisamente del mondo senior, abbiamo assistito a un fenomeno ancor più interessante: perché gli over 65 e 75 stanno riscoprendo il potere della musica anche come metodo terapeutico, passatempo o come veicolo di ricordi, elevandola a vero e proprio mezzo per restare al passo con i tempi. 

Così, in questo blog post, esploreremo come la musica sia una parte integrante della vita quotidiana degli anziani, tra nuove tendenze tecnologiche, modalità intergenerazionali per stare insieme, e terapeutiche per chi è più fragile.

La musica non ha età!

Tra app e podcast: come e cosa ascoltano i senior

Si sa, i senior sono sempre più al passo con i tempi: con il termine “age tech” si definisce infatti la loro crescente abilità nell’usare smartphone e tablet, che non servono più solo a telefonare, inviare messaggi o fotografare momenti preziosi. 

Infatti, sempre più senior usano le app per mettere in pratica alcuni hobby, come quello dell’enigmistica e, certamente, anche per ascoltare la loro musica preferita.

Parliamo di Spotify, Apple Music e YouTube Music, che offrono playlist personalizzate e sono perfette per instaurare un dialogo con i più giovani: pensiamo a un pomeriggio divertente con i propri nipoti, ascoltando e scoprendo insieme artisti contemporanei o brani che non avevano mai sentito prima. Un’idea per passare qualche momento estivo insieme, a casa, al mare o in montagna.

Non solo: hai mai pensato di ascoltare, o di proporre a un tuo caro, l’ascolto dei podcast? Si tratta di contenuti educativi e di intrattenimento, che troviamo soprattutto su YouTube e su Spotify, dedicati all’attualità, alla letteratura, ad approfondimenti di ogni genere e, perché no, anche di storia della musica, senza trascurare le biografie o le interviste agli artisti.

Divertirsi a casa con la musica

Prendi una sera d’estate, o un compleanno. Possiamo passare qualche ora divertente con i nostri cari e le… app di karaoke: proprio così. Con applicazioni gratuite come Smule possiamo cantare le nostre canzoni preferite, di un tempo o attualissime, trasformando un pomeriggio noioso in un qualcosa di davvero divertente, tutti insieme. E questa è un’attività che si fa anche in RSA, soprattutto durante i compleanni dei nostri Ospiti.

Musicoterapia: il potere di guarigione della musica

Musica non solo come divertimento, ma anche – e soprattutto – come cura: parliamo di musicoterapia, che è una pratica sempre più riconosciuta e, anzi, attestata proprio come terapia (basti pensare che la figura del musicoterapeuta è riconosciuta tra le professioni sanitarie) che utilizza strumenti, suoni e note, facendo leva quindi sulla comunicazione non verbale per migliorare la salute emotiva e mentale in qualsiasi fascia d’età, compresa quella anziana e i suoi disturbi più diffusi, soprattutto di origine cognitiva – come Alzheimer, demenza –  o neurologici – come il Morbo di Parkinson -.

Musicoterapia in RSA, ma anche a casa

Utilizzare la musica come strumento terapeutico, soprattutto in RSA, aiuta a promuovere il benessere di chi è interessato da una particolare fragilità o disabilità, per ripristinare e riabilitare la sfera emotiva, così come per raggiungere un maggiore equilibrio e una migliore armonia psico-fisica, calmando anche gli stati ansiogeni, di agitazione e aggressività. 

Un aiuto valido arriva proprio dai laboratori di musica e musicoterapia che animano la quotidianità nelle nostre Strutture del Gruppo, svolti da musicoterapeuti professionisti che, con dolcezza e una buona dose di divertimento, accompagnano gli Ospiti, anche quelli con esigenze più delicate e complesse, in un prezioso percorso di note.

Ma lo stesso si può fare a casa, seppure in modalità ridotta: basta un po’ di musica di sottofondo, senza variazioni del ritmo e suoni troppo squillanti, oppure un tappeto di rumori come quello delle onde del mare, o della pioggia, facilmente reperibili online, per ritrovare una sensazione di calma. Sicuramente un qualcosa da provare per chi svolge ogni giorno la preziosa funzione di caregiver familiare, oppure per chi è colpito da patologie degenerative che coinvolgono la sfera sensoriale ed emotiva, ma che ancora non necessita di un aiuto di sollievo.

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