Lo sapevi? Il 28 novembre è stata la “Giornata della Telefonata ai Nonni”: un’iniziativa più recente rispetto alla più conosciuta Festa dei Nonni, nata negli USA nel 1978, che mira a sensibilizzare sull’importanza di mantenere vivi i legami con i propri cari anziani, evidenziando quanto anche i piccoli gesti possano fare una grande differenza per combattere la solitudine e rafforzare il senso di appartenenza alla società.
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L’importanza di una telefonata inaspettata
Una chiamata, anche breve, può trasformarsi in un momento di gioia per un anziano. Per loro, sentire la voce di un nipote o di un caro è un’occasione per sentirsi importanti e amati. Attraverso la nostra attenzione, infatti, possiamo far loro rivivere ricordi, ascoltare le loro storie, e farli sentire parte attiva delle nostre vite.
Spesso ci dimentichiamo che, immersi nella frenesia quotidiana, per loro il tempo può scorrere più lentamente: ecco che una conversazione, magari alla mattina per dare il “buongiorno” o alla sera, per fare un resoconto della giornata, può diventare una finestra sul mondo oltre che un modo per sentirsi più vicini.
Telefonare ai nostri anziani dà benefici psicologici e sociali concreti
In Italia si stima che, secondo alcune ricerche Eurostat, il 14% degli anziani italiani non abbia nessuno a cui chiedere aiuto, mentre il 12% non abbia nessuno a cui raccontare fatti personali, rispetto a una media europea del 6,1%: situazioni che provocano un aumento della depressione, dei disturbi del sonno e della demenza.
Questi dati ritraggono uno spaccato piuttosto difficile della nostra società: ma è dimostrato che mantenere relazioni affettive e sentirsi apprezzati contribuisce notevolmente al benessere psicologico, specie quello degli anziani.
Una telefonata inaspettata combatte quindi il senso di isolamento e di solitudine cronica che può addirittura aumentare la possibilità di avere un declino cognitivo. Al contrario, invece, ricevere attenzione e sentirsi coinvolti può rafforzare l’autostima, migliorare l’umore e stimolare la memoria attraverso la condivisione di esperienze.
Non hai nonni? Puoi comunque fare la differenza
Non tutti, purtroppo, abbiamo ancora la fortuna di avere accanto i propri nonni, ma questo non significa che non possiamo tendere una mano agli anziani della nostra comunità: case di riposo e residenze per anziani accolgono sempre con entusiasmo volontari disposti a condividere del tempo con i loro Ospiti.
Altrimenti, sono molte le associazioni che promuovono il benessere attraverso l’ascolto, come Voce Amica, un’associazione attiva a Firenze e anche a Milano: anche pochi minuti, trascorsi chiacchierando, ascoltando storie o semplicemente facendo compagnia possono lasciare un segno profondo.
Un gesto che vale ogni giorno
La Giornata della Telefonata ai Nonni, quindi, non è solo una ricorrenza da segnare sul calendario, ma un invito a praticare la gratitudine e l’affetto ogni giorno. Può bastare un piccolo gesto per dimostrare cura e riconoscenza: una chiamata, una visita o anche un semplice messaggio.
Non aspettiamo, insomma, solo le occasioni speciali, come un anniversario o un compleanno, per dimostrare il nostro affetto: prendiamo oggi il telefono e facciamo sapere ai nostri nonni – o agli anziani della nostra comunità – quanto sono importanti per noi!
E ricorda: se desideri fare la differenza, dando un contributo per rendere le loro giornate dei nostri Ospiti ancora più appaganti e piene, vieni a conoscerci e diventa nostro volontario: contattaci a questo link!