Bambini e anziani, un rapporto importante


15 Novembre 2019 | PUBBLICATO DA Gruppo La Villa

Bambini e anziani, un rapporto importante

Nella vita di un bambino, i nonni rappresentano una figura sociale e familiare di riferimento, perché sono complici, capaci di accudire con tenerezza, rappresentano la memoria familiare e l’esperienza.

Ma quello tra anziani e bambini è anche un rapporto delicato, specie quando il tempo passa: ed è difficile comprendere, per un piccolo, cosa accada al nonno o la nonna quando si verificano quei cambiamenti caratteriali e fisici, dovuti al trascorrere degli anni e all’aggravarsi di alcune condizioni.

Così, quando i più piccoli ci chiederanno “perché la nonna non ricorda più chi sono?”, come possiamo spiegare loro che i comportamenti aggressivi, o le dimenticanze, sono imputabili, per esempio, a una malattia come la demenza? Scopriamolo insieme!

Quando il nonno si ammala: anziani e bambini a confronto

Quando i nonni iniziano a dimenticarsi le cose, o ad assumere comportamenti inediti, a volte aggressivi, a volte di smarrimento o confusione, vediamo che questi possono apparire ai bimbi come atteggiamenti immotivati, incomprensibili, veri e propri rifiuti. 

Ma è proprio qui che arriva il momento in cui cominciare a spiegare ai più piccoli – con delicatezza e parole semplici, attraverso un confronto – che c’è una malattia in atto: si può, per esempio,rispondere con semplicità che “il nonno non è cattivo, il nonno si è ammalato”. 

Rispondi con sincerità ed emozione

I bambini sono estremamente ricettivi, e comprendono in maniera quasi istintiva cosa succeda all’interno di una relazione familiare, in caso di problematiche.

Un piccolo consiglio, quindi, per i genitori: come in tutte le situazioni di sofferenza, condividere le emozioni, come il pianto, è importante. Non dobbiamo trattenere, ma dobbiamo sentirci liberi di esprimere le nostre sensazioni, e insegnarlo anche ai più piccoli, magari attraverso piccoli progetti intergenerazionali – da fare insieme – in grado di abbattere le distanze e di lasciar fluire le emozioni, senza censurarle.