Dolori negli anziani: come classificarli e perché non trascurarli

Utili consigli per il benessere degli anziani


8 Novembre 2024 | PUBBLICATO DA Gruppo La Villa

Dolori negli anziani: come classificarli e perché non trascurarli

Gli anni passano, il corpo cambia e, con lui, si modifica anche la percezione del dolore: come ben saprai, sono tanti gli anziani che convivono con quei “dolorini” cronici di diversa natura e che, in realtà, possono arrivare a essere veri e propri disturbi da riconoscere. 

Eccoti, dunque, un articolo che speriamo possa fungere da guida con cui esplorare i dolori più tipici negli anziani, facendo luce tra cause e cure.

I dolori più diffusi? Quelli articolari

Secondo QuotidianoSanità ne soffrono ben 7 anziani su 10: dolori articolari sono tra i disturbi più diffusi negli anziani, spesso associati alla compressione vertebrale (il famoso “mal di schiena”) e, soprattutto, all’osteoartrosi, una condizione che si manifesta quando la cartilagine che ricopre le estremità delle ossa si deteriora, causando attrito e infiammazione. Le articolazioni più colpite sono spesso quelle delle ginocchia, delle anche, delle mani e della colonna vertebrale.

  • La causa: oltre all’usura dovuta all’età, fattori come l’obesità, la mancanza di movimento o lavori fisicamente impegnativi possono accelerare il deterioramento delle articolazioni.
  • “Cosa fare se”: secondo i medici reumatologi, da interpellare quando siamo di fronte a questo tipo di patologie, le terapie per i dolori articolari includono farmaci antinfiammatori, ma anche tanto esercizio specifico a livello di fisioterapia e, nei casi più gravi, interventi chirurgici come le protesi articolare, consigliate sempre come “ultima spiaggia”. Per gestire invece il dolore cronico legato a questa patologia, si può ricorrere anche alla terapia infiltrativa e a trattamenti naturali come l’idroterapia.

Sapevi che anche i problemi di circolazione provocano dolore?

L’insufficienza venosa o l’arteriopatia insorgono quando si è anziani perché il sistema circolatorio tende a perdere elasticità, irrigidendosi: da qui nascono condizioni come l’insufficienza venosa o l’arteriopatia periferica, che si manifestano per esempio con dolori e pesantezza anche visibile alle mani o alle gambe, soprattutto quando si cammina, o dopo essere stati in piedi per un certo periodo.

  • La causa: i fattori scatenanti possono essere la predisposizione genetica che si tramanda di genitore in figlio, ma anche una dieta non equilibrata, la sedentarietà e il fumo. Il risultato di tutti questi fattori è un ridotto afflusso di sangue ai tessuti, che provoca dolore e, soprattutto, gonfiore.
  • “Cosa fare se”: consulta un angiologo se vedi comparire i sintomi che abbiamo elencato poco fa. Sicuramente, la terapia di compressione (ovvero, indossare le calze elastiche), l’esercizio fisico moderato e controllato e una dieta sana possono già aiutare a migliorare la circolazione. Invece, nei casi avanzati, vengono utilizzati farmaci vasodilatatori e, in alcuni casi, procedure come l’angioplastica per riaprire i vasi sanguigni ostruiti.

I dolori neuropatici: combatterli si può

I dolori neuropatici derivano da disfunzioni del sistema nervoso: si tratta purtroppo di dolori improvvisi, spesso anche invalidanti, che possono manifestarsi come sensazioni di bruciore, formicolio o scosse elettriche percepite alle estremità degli arti. Una delle cause più comuni è la neuropatia diabetica, che colpisce le persone con diabete di lunga data, ma anche altre condizioni, come l’herpes zoster per il quale esiste un vaccino (ne abbiamo parlato qui!), possono provocare dolore neuropatico.

  • La causa: diabete, problemi epatici e le infezioni virali, come il fuoco di Sant’Antonio, danneggiano le terminazioni nervose. La chemioterapia e altri trattamenti oncologici possono anch’essi provocare neuropatie.
  • “Cosa fare se”: la gestione dei dolori neuropatici è complessa, prevede una sinergia di specialisti, come neurologi ed esperti in malattie infettive che possono prescrivere, nei casi più gravi, l’uso di farmaci anticonvulsivanti e antidepressivi, che agiscono sul sistema nervoso. Anche la terapia fisica, associata a trattamenti innovativi come la stimolazione elettrica transcutanea (TENS), può darti sollievo.

I trattamenti olistici, in aggiunta a quelli farmacologici

Quando il corpo si muove e viene stimolato, ecco che la risposta alle cure può funzionare meglio: non è raro che il tuo medico ti consigli, oltre ai trattamenti farmacologici, alcuni approcci olistici per aiutarti a gestire il dolore con più efficacia. Di cosa parliamo?

  • Di massaggi specifici e terapie osteopatiche, che aiutano a ridurre le tensioni muscolari migliorando la postura;
  •  Di agopuntura, un’affascinante tecnica millenaria di origine cinese indolore che stimola il sistema nervoso per ridurre le infiammazioni. Può essere efficace nel trattamento di dolori neuropatici e articolari;
  • e ancora, parliamo di ginnastica dolce, di stretching delicato, di yoga o il tai chi: è facile adattare queste discipline alle esigenze degli anziani, per dare serenità mentale, una sensazione di ritrovato benessere, forza muscolare;

Insomma: i dolori negli anziani non sono semplicemente una conseguenza dell’età, ma segnali che il corpo invia per richiamare l’attenzione su qualcosa che non va. Prevenzione e ascolto sono le parole d’oro per mantenere l’indipendenza e godersi una vita serena… a ogni età!

Prendersi cura degli anziani significa anche riconoscere e gestire adeguatamente i loro dolori, evitando che possano compromettere la qualità della vita e il benessere generale. Nelle nostre RSA del Gruppo La Villa, siamo impegnati a garantire un’assistenza qualificata e attenta, grazie a un team di professionisti specializzati nella gestione del dolore e nel miglioramento delle condizioni di vita dei nostri Ospiti. Per saperne di più sui nostri servizi e su come possiamo aiutare i vostri cari, non esitate a contattarci: il nostro Centro Assistenza risponde al numero verde gratuito 800 688736, oppure compila il form qui sotto.

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